L’essenziale in breve | |
✓ | Cabina del trattore secondo EN 15695-1, cat. 4 o cabina ermetica e pressurizzata con filtro a carbone attivo a tre livelli; |
✓ | Quando possibile scegliere prodotti con simbolo giallo (livello 1) soprattutto se il trattore non è dotato di unacabina di cat. 4; |
✓ | Portare dell’acqua sull’irroratrice per lavarsi i guanti e le mani in campo; |
✓ | Scegliere le misure di protezione secondo l’apparecchio utilizzato per il trattamento; |
✓ | Riempire l’irroratrice su un’apposita piazza di riempimento fissa o mobile; |
✓ | Minimizzare la contaminazione dei veicoli durante gli spostamenti da una parcella all'altra |
✓ | Prima della pausa risciacquare i guanti, toglierli e lavarsi le mani; |
✓ | Dopo il trattamento rispettare la corretta sequenza di svestizione. |
Le misure di protezione secondo il principio STOP contribuiscono a proteggere la salute dell’utilizzatore durante il trattamento:
- Sostituzione: diserbo meccanico o robotizzato per ridurre gli erbicidi, scelta di varietà resistenti per ridurre i fungicidi, utilizzo di ausiliari per ridurre gli insetticidi e scelta di prodotti con simbolo giallo (livello 1) secondo lo standard semplificato per la protezione degli utilizzatori di PF.
- Tecnica: in campo aperto trattare con un trattore a cabina ermetica e pressurizzata con filtro a carbone, in serra utilizzare appositi robot.
- Organizzazione:
rispettare le condizioni meteo adeguate all’esecuzione del trattamento, non trattare in giornate ventose e seguire la procedura corretta nel caso in cui bisognasse sostituire un ugello ostruito (cfr. F-X-4.1-i)). Effettuare inoltre la manutenzione necessaria delle irroratrici per ridurre al massimo gli interventi imprevisti durante i trattamenti. In caso di trattamenti in serra, chiudere i settori ai non addetti. - Personale: indossare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI).
Utilizzare tecnologie che permettono di ridurre il contatto con i prodotti durante i trattamenti | |
| Esistono diverse tecnologie per ridurre l’impiego o l’esposizione ai PF:
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Misure tecniche di protezione: trattore a cabina chiusa ermeticamente, pressurizzata e con aria filtrata
L’utilizzo di un trattore o di un’irroratrice semovente con una cabina chiusa ermeticamente e pressurizzata con filtri a carbone attivo è la soluzione migliore per ridurre l’esposizione ai PF durante il trattamento. Per evitare le contaminazioni, la manutenzione della cabina è molto importante (cfr. scheda F-X-4.1-i). La norma EN 15695-1, in vigore dal 9 marzo 2018 per tutti i trattori, classifica le cabine secondo il loro livello di protezione.
Solo le cabine di categoria 4 hanno un livello di protezione sufficiente a proteggere il conducente dai prodotti fitosanitari per i quali è richiesta una protezione delle vie respiratorie.
La categoria è di solito indicata in cabina su una targhetta o un adesivo. Per le cabine di categoria 4, il filtro ha tre livelli: un pre-filtro (particelle grossolane), un filtro antiparticolato (polveri e aerosol) e un filtro a carbone attivo (vapori e gas). Il filtro deve soddisfare i requisiti della norma EN 15695-2. I trattori più vecchi ma con una cabina ermetica e ben tenuta, aria condizionata e un filtro a tre stadi sono considerati una protezione sufficiente. All’interno della cabina, l’operatore dovrebbe in ogni caso indossare indumenti dedicati esclusivamente alla manipolazione dei prodotti fitosanitari. In cabina dovrebbero esserci una scatola di guanti monouso o un paio di guanti puliti e riutilizzabili, ugelli di ricambio, asciugamani di carta e un piccolo sacchetto per i rifiuti. L’irroratrice deve essere inoltre dotata di un contenitore di acqua fresca per risciacquare i guanti e le mani.
Irroratrici e protezione dell‘utilizzatore in serra
Determinare i DPI necessari
L’equipaggiamento di protezione personale dipende dal prodotto utilizzato. I DPI necessari possono essere determinati utilizzando l’applicazione web «standard per la protezione dell’utilizzatore». La procedura di vestizione corretta è illustrata nella scheda tecnica sulla miscelazione della poltiglia (F-4-2.1-i). Esistono diversi tipi di irroratrici che devono essere differenziati per quanto riguarda le aree di esposizione e i DPI richiesti. Questo aspetto è descritto in modo più dettagliato di seguito:
Barre irroratrici
Funzionamento manuale: le barre irroratrici azionate manualmente richiedono un abbigliamento protettivo completo. Per l’applicazione devono essere indossati i DPI prescritti, in conformità allo standard per la protezione dell’utilizzatore.
Funzionamento completamente automatico: le barre irroratrici completamente automatiche richiedono indumenti protettivi in conformità allo standard per la protezione dell’utilizzatore durante la miscelazione e l’avvio del sistema. Una volta avviato, il sistema funziona autonomamente, riducendo significativamente la necessità di presenza costante del personale e quindi l’esposizione. Poiché l’area di trattamento viene solitamente abbandonata, non è più necessario indossare DPI all’esterno.
Robot per il trattamento
L’esposizione maggiore si verifica soprattutto durante la miscelazione della poltiglia. DPI necessari: durante la miscelazione e l’avvio dei robot sono necessari una tuta protettiva, guanti e una visiera. Dopo l’avvio, il robot funziona autonomamente, riducendo al minimo l’esposizione del personale. Se si deve effettuare un cambio di ugello, è necessario però indossare nuovamente tuta, cappuccio, occhiali e guanti monouso, poiché si entra in contatto con le foglie già trattate nelle file strette.
Atomizzatori spalleggiati
In questo caso si è esposti alla miscela irrorata sia durante la miscelazione che durante l’applicazione. In entrambi i casi è necessario un abbigliamento protettivo conforme alle norme di protezione dell’utilizzatore.
Situazioni particolari in orticoltura
Trattamento pianta per pianta con pompa a spalla o siringa, o corda umettante
Le principali fonti di contaminazione quando si eseguono trattamenti pianta per pianta sono il gocciolamento della poltiglia sulla schiena e sui fianchi, la contaminazione delle mani, ma anche la vicinanza dell’ugello di trattamento al corpo. I trattamenti sulle singole piante richiedono spesso guanti, tuta protettiva, visiera, stivali o addirittura un copricapo. Un paraspruzzi consente un’applicazione più mirata e riduce la contaminazione con il prodotto. Di norma, la preparazione della poltiglia in orticoltura viene effettuata in azienda; questa regola dovrebbe essere seguita il più possibile.
Se non fosse possibile preparare la poltiglia in azienda bisogna trasportare le confezioni contenenti prodotti concentrati in maniera di non rovesciarli. I liquidi devono essere posti in un secondo recipiente. Per la preparazione in campo è ammesso l’utilizzo di un telo di ritenzione impermeabile o di una vasca di raccolta con i bordi rialzati. Il materiale deve essere resistente ai raggi UV e alle intemperie, oltre ad avere un’alta resistenza all’usura meccanica. Se si utilizza un telo, questo deve essere posto su una superficie piana e priva di pietre oppure su una geostuoia protettiva supplementare in fibra sintetica. Oltre a ciò, bisogna assicurarsi che anche le altre condizioni per la preparazione della poltiglia (riempimento sicuro e pulito, attrezzatura di dosaggio adatta, condizioni ergonomiche, acqua di risciacquo/serbatoio per l’acqua di risciacquo, apertura di un imballaggio per volta, ecc.) siano rispettate. Bisogna prendere tutte le precauzioni necessarie affinché l’utilizzatore non contamini se stesso o l’ambiente. Il punto destinato alla miscelazione dei prodotti o al riempimento del contenitore o dell’irroratrice (p.es. la zona di carico del furgone o del rimorchio) deve trovarsi alla giusta altezza. Non bisogna dimenticare di risciacquare tre volte i contenitori terminati avendo cura di svuotarli nel serbatoio. Dopo ogni utilizzo le piazze di riempimento mobili devono essere pulite e smontate in modo da evitare di raccogliere l’acqua piovana con il rischio che trabocchi. Importante! L’acqua di lavaggio raccolta, contenente PF, deve essere trattata e smaltita conformemente alle prescrizioni!
Spostamenti da parcella a parcella
Siccome svestirsi completamente ogni volta che ci si sposta da parcella a parcella richiede molto tempo, durante gli spostamenti è necessario ridurre al minimo la contaminazione dei veicoli:
- coprire i sedili (i sacchi della spazzatura da 110 l tagliati a metà vanno benissimo);
- risciacquare e togliere i guanti, poi lavare le mani;
- risciacquare gli stivali/le scarpe.
Non parcheggiare i veicoli nelle immediate vicinanze della particella da trattare e ricordarsi di chiudere le portiere e i finestrini. A fine giornata pulire tutto quello che potrebbe essere entrato in contatto con i PF (analogamente alla pulizia della cabina del trattore).
Pausa
Idealmente bisognerebbe pianificare il lavoro in modo da non doversi interrompere. Se non fosse possibile, prima di ogni pausa o interruzione del trattamento, assicurarsi di non contaminarsi ad esempio bevendo, mangiando o telefonando. A questo scopo è importante disporre di un recipiente con acqua pulita, sapone, asciugamani di carta (che si possano togliere dalla scatola senza contaminare gli altri), sacchi della spazzatura e di una bibita personale. La sequenza delle azioni da svolgere è la seguente:
risciacquare i guanti – toglierli – lavarsi le mani – fare la pausa.
Attenzione, le maniche della tuta sono contaminate!
Sequenza di svestizione post-trattamento
Se si possiede un mezzo con cabina equipaggiata secondo la norma EN 15695-1 Cat 3 o 4 o equivalente, durante il trattamento non è necessario indossare DPI. Al contrario, per la manutenzione e il lavaggio i DPI sono necessari (cfr. scheda F-X-4.1-i).
Se si tratta con indumenti protettivi in un trattore senza cabina o in una cabina non equipaggiata secondo la norma EN 15695-1 Cat 3 o 4 o equivalente, risciacquare guanti e stivali. Togliersi la visiera o la maschera. Rimuovere le cartucce filtranti. Pulire la visiera o la maschera (ad esempio con salviettine umide) e asciugarla. Non risciacquare, aspirare o soffiare mai le cartucce filtranti ma conservarle in un sacchetto di plastica chiuso ermeticamente o sosti-tuirle se si nota una resistenza alla respirazione o degli odori. Togliersi il cappuccio. Togliersi la tuta (cercando
di non toccare le tute riutilizzabili all’interno). Buttare via le tute usa e getta e lavare quelle riutilizzabili. Togliersi gli stivali (p.es. grazie ad un scalza scarpe). Risciacquare nuovamente i guanti, toglierli e appen-derli ad asciugare. Infine, lavarsi le mani con acqua e sapone e farsi una doccia il prima possibile. Pulire i DPI (tute riutilizzabili e vestiti dedicati ai trattamenti) in lavatrice, preferibilmente in azienda, separatamente dai vestiti di tutti i giorni. I vestiti dedicati ai trattamenti e i DPI sono da riporre negli armadi separati dai vestiti di tutti i giorni. Se alla fine della giornata si scopre che mancano dei DPI o parte dell’equipaggiamento è importante ordinare il necessario immediatamente.
Trucchi e consigli |
Sostituzione
Tecnica
Particolarità in orticoltura
Sequenza di svestizione post-trattamento
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